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come fare un sito vetrina per la mia attività

“Ho un negozio e voglio aprire un sito web per dargli visibilità”, oppure: “Sono un artigiano / libero professionista, e mi serve un blog per farmi conoscere e attirare nuovi clienti”. 

Se anche tu hai compreso l’esigenza di essere presente nel mondo virtuale, che è una realtà che ormai condiziona sempre più le nostre vite, questo articolo farà al caso tuo. 

Ti spiegherò tutti gli aspetti utili per intraprendere l’entusiasmante avventura di creare un sito web per la propria attività! 

Diciamo subito che se ti interessa avere un sito web, ti si aprono due scelte: la prima è rivolgersi a un professionista o un’agenzia che costruirà il sito per te. Ciò di potrà costare cifre molto variabili, ma questo non è il tema di questo articolo. 

La seconda possibilità è quella di crearti il tuo sito da solo, che è qualcosa di molto fattibile: oggi con le tecnologie disponibili è infatti piuttosto semplice creare un sito web. Non è necessario conoscer alcun linguaggio di programmazione né di formattazione web.

Esistono piattaforme che consentono di personalizzare un sito anche in modo molto dettagliato, unico e in grado di soddisfare qualsiasi esigenza, il tutto semplicemente trascinando elementi, componendo blocchi di contenuto, e in altri modi del tutto pratici. 

Sto parlando principalmente di WordPress.org, il software e sistema di gestione di siti tra i più diffusi al mondo. Con WordPress sarai in grado non solo di crearti il sito che vuoi, ma anche di mantenerlo e aggiornarlo, senza doverti per forza rivolgere a un web designer o a un’agenzia.

Ecco come fare in 2 semplici passaggi:

  1. Scegli il piano più adatto alle tue esigenze e inizia a creare il tuo sito oggi stesso.

Non aspettare: il momento migliore per far crescere il tuo progetto online è adesso.

Alcuni dei link su questo sito sono link di affiliazione: in qualità di affiliato posso ricevere delle commissioni sugli acquisti idonei.

Ma intanto, continuiamo con il nostro argomento. Un sito vetrina, che cos’è?

  1. Presentare la tua attività: sito “vetrina” ma non solo
  2. “Ma non basta una pagina social?”
  3. Mi serve aprire partita IVA per avere un sito web? Le indicazioni obbligatorie
  4. Cosa deve avere un sito vetrina essenziale
  5. Se vogliamo inserire anche un blog, ecco alcuni accorgimenti “SEO” 
  6. Ricapitoliamo gli aspetti essenziali di un sito vetrina

Presentare la tua attività: sito “vetrina” ma non solo

Diciamo che l’etichetta “sito vetrina” sta semplicemente ad indicare un sito web dove tipicamente il titolare di un’attività o di un’azienda presenta la propria attività al pubblico. 

A tutti gli effetti è un sito web, né più né meno. Spesso li chiamiamo “vetrina” perché hanno pochi contenuti, giusto l’essenziale, come ad esempio la Home Page (la pagina principale) che descrive il tipo di attività, alcune immagini rappresentative di ciò che si fa, una pagina con esempi di lavori o servizi svolti (nota anche come “Portfolio”), una pagina di presentazione (“Chi sono” / “Chi siamo”), una pagina Contatti, e così via…

Tuttavia, non ci sono limiti, e ci possono essere siti vetrina che si limitano a una sola pagina (caso limite, ma non raro, cioè una singola Landing page che magari poi rimanda ad altri canali social o altri siti, per esempio canali di vendita, corsi, ecc…), oppure siti che integrano un blog, cioè una sezione con articoli e post scritti da chi gestisce il sito, e che hanno l’obiettivo di attrarre visitatori al sito raccontando informazioni e notizie utili ai lettori, fino ad arrivare a siti che integrano anche veri e propri negozi online, degli e-commerce. 

Vediamo dunque che un sito per la propria attività può spaziare di molto. Non è tanto importante come lo chiamiamo, l’importante è che il sito esista e sia funzionante e raggiungibile nelle sue funzioni di base. Da lì in poi, potremo costruire e aggiungere parti sempre più articolate e in linea con le esigenze del nostro business.

Naturalmente, ad ogni tipo di esigenza corrispondono requisiti e specifiche a cui conformarsi, anche legali. Le vedremo tra poco.

“Ma non basta una pagina social?”

L’emergere dei siti sul web è stato un fenomeno straordinario, a suo tempo. I più attempati di voi magari ricorderanno l’epoca – mica tanti decenni fa! – in cui internet era più “piccolo” di adesso. I siti web erano relativamente pochi, per lo più di natura testuale o con pochissimi contenuti visivi, erano insomma tutta sostanza e poca apparenza (il contrario di adesso!), e servivano a scopi talvolta molto pratici. È stata una rivoluzione, che tuttora continua. 

Però, negli anni sono emersi anche i social network, che hanno preso il sopravvento in termini di tempo trascorso in media dagli utenti su di essi rispetto alle pagine web. Youtube, Instagram, Facebook, TikTok etc… sono tutti luoghi virtuali, talvolta luoghi della perdizione potremmo dire (se l’uso diventa smodato e si perde di vista il mondo reale), che però hanno creato un nuovo flusso, enorme, dove si dirige l’attenzione delle persone.

In tutto questo potremmo chiederci, ha ancora senso creare un sito web? Alla mia attività – si potrà chiedere l’imprenditrice o l’imprenditore – non basta una pagina Instagram e Facebook? 

La risposta è che dipende, ma in generale avere un sito web è sempre una scelta vincente. E questo per pochi semplici motivi.

Il primo è che il sito web è una sorta di tua proprietà. Nessuno ti potrà togliere il tuo sito web (a meno che, ok, tu non ti metta a propagandare terrorismo o a commettere atti profondamente illeciti sul tuo sito! Ma vogliamo pensare che non sia il tuo caso…). 

Ricordati naturalmente anche di pagare annualmente i costi di hosting (lo spazio su un server dove è installato il tuo sito) e del dominio (il nome del sito con l’estensione – che finisce per .it o .com ad esempio – del tuo sito). Si tratta dell’equivalente di pochi caffè al mese, o al più di qualche pizza, che ti garantiscono il tuo spazio online. Credo che se hai un’attività troverai che questo è un investimento del tutto ragionevole e importante.

Mentre un social non ti dà nessuna garanzia di permanenza dei tuoi contenuti: potresti essere bannato (escluso, il tuo account cancellato) solo perché esprimendo le tue idee o postando certi contenuti sei andato contro le regole della piattaforma, o per altre mille motivazioni che non dipendono da te. 

Il secondo principale motivo per avere un sito è che con esso puoi fare molte più cose, e i due tipi di canale non si escludono: puoi per esempio sfruttare il traffico di utenti che visitano i social network per inviarli al tuo sito, dove magari possono acquistare un tuo prodotto o servizio. 

In sostanza, avere un tuo sito web ti dà molta più libertà e possibilità di azione. La cosa migliore è combinare i social e il tuo sito web. Il raggio di utenza dei primi e la personalità del secondo.

Ecco risolto il dilemma!

Mi serve aprire partita IVA per avere un sito web? Le indicazioni obbligatorie

In base alle informazioni reperibili online, la normativa italiana indicherebbe l’obbligo di indicare la Partita IVA sul proprio sito web sussiste solo se il sito è utilizzato nell’ambito di un’attività economica, commerciale o professionale. In pratica, se gestisci un sito per conto di un’azienda, una ditta individuale o un libero professionista titolare di Partita IVA, sei tenuto a riportare chiaramente il numero di Partita IVA in home page o comunque in una sezione facilmente accessibile del sito, come previsto dall’art. 35 del DPR 633/1972 e dalle successive indicazioni dell’Agenzia delle Entrate. 

Tuttavia, se il tuo sito è un semplice blog personale, un progetto amatoriale o un sito informativo senza fini commerciali e senza alcuna attività di vendita o promozione retribuita, non hai alcun obbligo di aprire la Partita IVA né di indicare nulla sul sito. In questi casi, non si configura un’attività economica abituale, quindi non si applicano gli obblighi di trasparenza riservati ad aziende e professionisti. 

È ovvio che però se nel tempo da semplice blog (magari dedicato a un hobby o una passione personale) tu volessi trasformare il tuo sito in uno strumento di guadagno (tramite pubblicità, vendita prodotti o servizi), diventerebbe necessario attivarsi per l’apertura di Partita IVA e l’adeguamento alle normative vigenti.

In sintesi

ho già un’attività e apro un sito vetrina per promuoverla? –> Meglio adeguarsi alle regole e indicare sul mio sito i miei dati, compresa la Partita IVA.

Intendo vendere servizi o prodotti sul mio sito web e non ho Partita IVA? –> Devo aprire Partita IVA e indicare i miei dati sul sito web. 

Non ho un’attività, il mio sito è un progetto puramente personale dove non ho alcun guadagno e non vendo nulla –> Non devo aprire Partita IVA.

Il mio consiglio, in ogni caso, è di chiedere sempre un parere a un commercialista di fiducia (questa guida NON si propone di fornire pareri legali o fiscali).

Cosa deve avere un sito vetrina essenziale

Un sito vetrina ben fatto deve essere semplice, chiaro e ben strutturato: l’obiettivo è presentare al meglio la tua attività senza confondere o sovraccaricare il visitatore. 

La home page è il primo impatto e va curata con attenzione: evita testi troppo lunghi o immagini eccessive che rallentano la navigazione. Meglio puntare su un messaggio diretto, che dica subito chi sei e cosa fai. Un titolo chiaro, un sottotitolo efficace e un piccolo paragrafo introduttivo possono bastare. 

Scorrendo verso il basso, puoi aggiungere gradualmente qualche informazione in più, ma senza esagerare. Se hai molti contenuti da condividere, crea pagine dedicate: un sito ben organizzato è sempre più efficace. 

Non può mancare una pagina contatti, con un modulo semplice e — se lavori in presenza — una mappa integrata per farsi trovare con facilità. Molto utile è anche una sezione About / Chi siamo, dove raccontare brevemente la tua storia, i valori che ti guidano e cosa ti appassiona del tuo lavoro: è qui che le persone iniziano a fidarsi di te. 

Se possibile, inserisci un portfolio o una sezione con progetti realizzati, casi studio o lavori passati, così da mostrare concretamente cosa sai fare. Alcuni scelgono anche di aggiungere recensioni di clienti, ed è una buona idea – a patto che siano vere, spontanee e verificabili. In sintesi, un sito vetrina efficace non è quello più “carico”, ma quello che comunica in modo autentico, ordinato e professionale chi sei e di cosa ti occupi.

Se vogliamo inserire anche un blog, ecco alcuni accorgimenti “SEO” 

È un’ottima idea quella di riservare anche uno spazio per articoli e nostri pensieri sul nostro sito, che potremmo chiamare un vero e proprio Blog. Una specie di diario, o di “rivista” insomma. 

Il blog è utile a ospitare articoli di tematiche rilevanti rispetto al sito, che hanno l’utilità di richiamare utenti da internet, poiché attraverso le ricerche su Google questi utenti potrebbero trovare proprio il nostro sito.

C’è tutta una vasta linea teorica che sta dietro la scrittura per il web, che va sotto il nome di SEO. Innanzitutto, come scrivere nello specifico? Sappi che tutto ciò che viene propagandato come “SEO” – o almeno la maggior parte di ciò che se ne dice – in realtà non è altro che scrivere in modo chiaro, leggibile e sensato per il web

La famosa SEO, che sta per Search Engine Optimization, cioè ottimizzazione per i motori di ricerca, non è una scienza esoterica: si tratta di applicare qualche regola di buon senso. Per esempio: scrivi i tuoi articoli (o post, chiamali come vuoi) con un titolo chiaro e diretto, un sottotitolo che incuriosisca, una breve introduzione, e poi dividi bene il testo in paragrafi

Se puoi, dai anche un titolo ai paragrafi, così il lettore può orientarsi e Google capisce meglio di cosa parli. Un’altra cosa importante: non scrivere muri di testo. Gli schermi, soprattutto da smartphone, non sono libri – quindi dopo poche righe, vai a capo e lascia respirare il contenuto

Anche le tanto decantate “parole chiave” (le keywords) si possono sintetizzare così: parla in modo approfondito e coerente dell’argomento specifico che vuoi trattare, senza andare fuori tema. Se lo fai bene, le parole chiave verranno da sé, perché userai proprio quei termini che le persone cercano. In sostanza: scrivi pensando a chi legge, non a un algoritmo. E vedrai che Google lo “noterà”, ossia i tuoi articoli avranno un buon posizionamento (in gergo, “ranking”) nei risultati delle ricerche degli altri utenti.

Bisogna dire tuttavia che è anche sempre più difficile ottenere un buon posizionamento tra i primi posti delle ricerche sul web, perché internet pullula di contenuti. In pratica, difficilmente saremo ormai i primi a parlare di un qualche argomento, e altri siti o blog prima di noi si sono accaparrati nel tempo un posizionamento migliore. 

Ma ciò non toglie che scrivere una sezione di articoli sul proprio sito possa essere entusiasmante e che riesca comunque a contribuire ad attirare visitatori e anche a farci conoscere. Bisogna semplicemente non aspettarsi una marea di visitatori subito, ma la notorietà dei siti internet richiede tempo e costruzione di una rete di collegamenti.

Ricapitoliamo gli aspetti essenziali di un sito vetrina

Creare un sito, anche da soli, è ormai un’impresa semplice. In più, i moderni sistemi per creare siti web sono “responsive”, cioè si adattano automaticamente a qualsiasi dispositivo, che sia un computer, un tablet o uno smartphone. Questo è fondamentale, perché oggi la maggior parte delle visite arriva da mobile, e il sito deve essere bello e funzionale ovunque.

Passando alla scelta della piattaforma, io consiglio senza dubbio WordPress, come spiego nella mia guida (ho scritto un intero post dedicato, e ti consiglio di guardarlo quando decidi di passare all’azione e creare il tuo sito). In particolare, suggerisco soluzioni integrate, dove hai tutto in un unico pacchetto: hosting, aggiornamenti automatici, backup, sicurezza… insomma, zero sbattimenti tecnici, ci pensano loro.

Per quanto riguarda il design e lo sviluppo, il mio consiglio è semplice: niente effetti speciali, niente lucine che si muovono, ma un sito ordinato, leggibile e pulito. Troppi effetti “wow” spesso confondono e fanno perdere fiducia. Evita pubblicità invasive tipo banner lampeggianti, perché danno un’aria poco professionale e infastidiscono. Ricorda: meno è meglio. Un sito ben fatto serve a farti conoscere, a creare brand awareness, cioè a far capire chi sei e cosa offri.

Questa guida è pensata proprio per aiutarti a capire cosa ti serve davvero. E se vuoi imparare a fare tutto da solo, leggi anche la mia guida completa per realizzare un sito WordPress passo passo, dove ti mostro tutto, con esempi pratici.

Infine, ricorda: un buon design non è solo “grafica bella”, ma anche chiarezza nei messaggi, coerenza visiva e un sito facile da usare, che metta il visitatore nella condizione di capire al volo cosa offri, e perché dovrebbe contattarti.

Arrivati fin qui, ti consiglio di leggere la mia guida:

E ancora di più ti consiglio, per creare il tuo sito web, di affidarti a una piattaforma di comprovata solidità e affidabilità: WordPress.com, uno dei migliori servizi di hosting al mondo, che garantisce velocità, sicurezza e tranquillità.

Ecco come fare in 2 semplici passaggi:

  1. Scegli il piano più adatto alle tue esigenze e inizia a creare il tuo sito oggi stesso.

Non aspettare: il momento migliore per far crescere il tuo progetto online è adesso.

Alcuni dei link su questo sito sono link di affiliazione: in qualità di affiliato posso ricevere delle commissioni sugli acquisti idonei.

Fammi sapere nei commenti per qualsiasi dubbio sulla creazione del tuo sito web!

A presto


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